Rifiuti urbani e TARI: 30 GIUGNO termine invio comunicazione al Comune

Entro il 30 giugno le aziende che intendono affidare i propri rifiuti urbani ad operatori privati devono comunicare la loro scelta al Comune o al gestore del servizio pubblico; tale scelta avrà effetto a partire dal 1° gennaio 2024.

Chi è coinvolto?

La comunicazione deve essere inviata da tutte le aziende che intendono gestire privatamente i propri rifiuti urbani, avviandoli a recupero tramite operatori autorizzati.

Ricordiamo che il D.lgs. 116/20 ha rivoluzionato le definizioni di rifiuti urbani e rifiuti speciali a partire dal 1 gennaio 2021, con numerose implicazioni e conseguenze: qui le prime novità e qui i chiarimenti del Ministero.

Casi possibili:

  1. L’azienda decide di conferire TUTTI i rifiuti urbani prodotti ad OPERATORI PRIVATI: l’azienda potrà richiedere l’ESENZIONE totale della QUOTA VARIABILE TARI; continuerà a pagare invece la Quota Fissa, ma l’esenzione totale della Quota Variabile spesso comporta una notevole diminuzione dell’importo della TARI. Ricordiamo che la fuoriuscita totale dal servizio pubblico di raccolta rifiuti comporta la rimozione di tutti i cassonetti forniti dal Comune/Ente e l’obbligo di gestione di tutti i rifiuti prodotti (anche la frazione organico e indifferenziata) con operatori privati (ossia a pagamento);
  2. L’azienda decide di conferire SOLO UNA PARTE dei rifiuti urbani prodotti ad OPERATORI PRIVATI e la RESTANTE PARTE al SERVIZIO PUBBLICO: l’azienda potrà richiedere una RIDUZIONE percentuale della QUOTA VARIABILE TARI: continuerà quindi a pagare la Quota Fissa, che rimarrà invariata, e otterrà una diminuzione della sola componente della Quota Variabile. Così facendo l’azienda potrà continuare a utilizzare il servizio di pubblica raccolta per una parte di rifiuti (es. frazione organico, indifferenziata), mentre i rifiuti gestiti privatamente non potranno più essere ritirati dal Comune/Ente, ma dovranno essere avviati a recupero SOLO tramite di operatori privati (ossia a pagamento);
  3. L’azienda decide di conferire TUTTI i rifiuti urbani prodotti al gestore del SERVIZIO PUBBLICO di raccolta (esempio azienda municipalizzata): in questo caso l’azienda non avrà diritto a NESSUNA riduzione della TARI e non è necessario inviare alcuna comunicazione al Comune o al gestore del servizio pubblico.

Quanto durerà la scelta fatta?

La scelta avrà validità per 2 anni, a condizione che l’azienda possa dimostrare l’effettivo avvio a recupero dei rifiuti urbani mediante apposita documentazione.

Se non si dichiara nulla?

La mancata comunicazione non comporta sanzioni ma potrebbe precludere la possibilità di ottenere l’esclusione o la riduzione della QUOTA VARIABILE TARI se l’azienda decidesse in seguito di richiedere delle riduzioni per recupero di rifiuti urbani con operatori privati.

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