OCCHIO agli UV: cosa devono fare le aziende?

PARMA – Lampade a ultravioletti per illuminare la festa: oltre 100 persone all’ospedale

Si tratta degli ospiti dell’Hotel Terme di Monticelli che hanno partecipato ad una festa nella palestra messa a loro disposizione e che, a partire dall’ora di cena di sabato 24 febbraio, avevano iniziato ad accusare tutti gli stessi sintomi. Nella notte di sabato è dunque scattata la chiamata al medico reperibile dell’Igiene pubblica dell’Ausl.
Le responsabili si sono rivelate essere le lampade Uv (a ultra violetti) dei soffitti della palestra, responsabili dei fastidi a occhi e pelle degli ospiti dell’albergo.
In realtà, queste lampade sono solitamente utilizzate dal personale della struttura per la disinfezione dei locali, pratica regolare se eseguita nei tempi e con le modalità corrette. Il problema è sorto quando queste luci sono state accese e utilizzate come normali lampade da illuminazione.
Le 108 persone coinvolte, che si sono presentate all’Ospedale Maggiore, sono state visitate negli ambulatori di oculistica e sono state dimesse con prognosi lieve, mediamente dai 2 ai 5 giorni.

Può succedere anche nei luoghi di lavoro?

Negli ambienti di lavoro possono essere presenti queste e spesso i relativi rischi legati ad una esposizione giornaliera vengono trascurati.

Quali sono gli effetti dell’esposizione sull’uomo?

La tipologia di effetti associati all’esposizione a ROA dipende dalla lunghezza d’onda della radiazione incidente, mentre dall’intensità dipendono sia la possibilità che questi effetti si verifichino che la loro gravità.
L’interazione della radiazione ottica con l’occhio e la cute può provocare conseguenze dannose come:

Effetti sugli occhi

  • la fotocheratocongiuntivite
  • i danni al cristallino che possono accelerare l’insorgenza della cataratta
  • il danno retinico di natura fotochimica negli individui afachici (assenza del cristallino)

Effetti sulla pelle

  • la fotoelastosi, effetto associato con il fotoinvecchiamento della pelle
  • la fotocancerogenesi cutanea
  • l’eritema
  • le reazioni fototossiche e fotoallergiche
  • l’immunosoppressione da RUV
  • la vera pigmentazione adattativa (abbronzatura).


Dove possiamo trovare le attrezzature rischiose nei processi produttivi?

Luce Infrarossa

  • Lampade riscaldanti ad infrarossi di comune utilizzo presso uffici, attività industriali e luoghi di ritrovo
  • Lavorazioni a incandescenza di vetro e metalli
  • Lampade infrarossi per Carrozzeria (essicazione vernici)

Luce Blu/UV

  • Saldature ad arco e a elettrodo
  • Processi di indurimento di resine e polimeri
  • Lampade utilizzate per la sterilizzazione e disinfezione
  • Processi di stampa industriali (lampade per la fotoincisione)
  • Lampade per la stagionatura del calcestruzzo
  • Studi fotografici pubblicitari, Teatri e studi televisivi
  • Supermercati e grandi magazzini
  • Lampade e sistemi di lampade, inclusi i LED (norma CEI-EN 62471:2009)
  • Utilizzo di laser


Cosa deve fare l’azienda?

E’ importante che venga svolto un censimento di quelle che sono le attrezzature che espongono a ROA (Radiazioni Ottiche Artificiali) nell’ambiente di lavoro ed effettuare una specifica valutazione del rischio.

 

Per richiedere un preventivo per effettuare la valutazione del rischio da esposizione a radiazioni ottiche artificiali o per richiedere maggiori informazioni è possibile contattare i tecnici di Remark all’indirizzo info@grupporemark.it

 

Fonte
Repubblica.it

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