MUD 2024: le scadenze, gli obblighi e le sanzioni
La primavera si avvicina, e molte aziende stanno cominciando a preparare la compilazione del Modello Unico di Dichiarazione ambientale (MUD). Istituito nel 1994 (L. 70/1994), il MUD è una dichiarazione obbligatoria per alcune aziende, che indica la quantità e la tipologia di rifiuti che sono stati prodotti e/o gestiti nel corso dell’anno precedente.
La scadenza per la comunicazione del MUD, come per gli altri anni, è solitamente fissata al 30 aprile. Entro quella data, il MUD va presentato alla Camera di Commercio competente per il territorio, ovvero quella della provincia in cui ha sede l’unità locale a cui si riferisce la dichiarazione.
Tuttavia, il fatto che quest’anno il DPCM contenente il nuovo modello per la dichiarazione del MUD 2024 sia stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale solo il 2 marzo 2024 posticipa automaticamente la scadenza per la presentazione del MUD all’1 luglio 2024.
Gli allegati non si trovano, come di consueto, in Gazzetta Ufficiale, ma sul sito internet del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE).
MUD: Obblighi e sanzioni
Il MUD si suddivide in sei comunicazioni separate. I soggetti non sono tenuti a compilare tutte le comunicazioni, ma soltanto quelle che la legge prevede come obbligatorie per la propria categoria. Per una corretta compilazione del MUD, dunque, è fondamentale capire quali sono le dichiarazioni obbligatorie per la propria attività.
La dichiarazione va presentata in via telematica oppure, in casi particolari, tramite PEC.
In caso di mancata, incompleta o inesatta compilazione del MUD, si è puniti con una sanzione amministrativa compresa tra 2.600 e 15.500 euro; la sanzione si riduce ad un valore compreso tra 26 e 160 euro se la consegna avviene con un ritardo non superiore a 60 giorni (art. 258 D. Lgs. 152/2006 e art. 35 D. Lgs. 205/2010).
La mancata, incompleta o inesatta presentazione di alcune dichiarazioni comporta sanzioni differenti dalla precedente. In particolare, per irregolarità presenti nella seconda comunicazione (Veicoli fuori uso), si prevede una sanzione amministrativa compresa tra 3.000 e 18.000 euro (D.Lgs. 209/2003, art. 13); nel caso in cui si riscontrino irregolarità nella sesta comunicazione (produttori AEE), la sanzione oscilla tra 2.000 e 20.000 euro (D.Lgs. 49/2014, art. 38).
Quali aziende devono presentare il MUD?
Come si è detto, il MUD si compone di sei comunicazioni separate, che riguardano ambiti lavorativi differenti. Ciascuna delle sei dichiarazioni prevede criteri separati di obbligatorietà, e si riferisce sempre al volume di rifiuti dell’anno precedente: se nell’anno passato l’azienda non ha gestito in alcun modo rifiuti, ne consegue che non è obbligata alla presentazione del MUD relativo a quell’anno.
Prima comunicazione (rifiuti)
La prima comunicazione riguarda la produzione, il commercio e/o il trattamento di varie tipologie di rifiuti.
Queste sono le numerose categorie obbligate a presentare questa comunicazione:
1- Chiunque svolga a titolo professionale attività di raccolta e trasporto di rifiuti;
2- Commercianti ed intermediari di rifiuti senza detenzione;
3- Imprese ed enti che effettuino operazioni di recupero e smaltimento dei rifiuti;
4- Imprese ed enti produttori iniziali di rifiuti pericolosi (i rifiuti pericolosi sono una classe di rifiuti speciali che contiene una dose elevata di sostanze inquinanti);
5- Imprese agricole che producono rifiuti pericolosi per un volume di affari annuale superiore ad 8.000 euro;
6- Imprese ed enti che hanno più di dieci dipendenti e sono produttori iniziali di rifiuti non pericolosi derivanti da lavorazione industriale, artigianale o da attività di recupero e smaltimento di rifiuti. Appartengono a questa categoria anche le aziende che trattano i fanghi prodotti dalla potabilizzazione o da altri trattamenti delle acque, nonché dalla depurazione delle acque reflue o dall’abbattimento dei fumi;
7- I Consorzi e i sistemi riconosciuti, istituiti per il recupero e riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti, ad esclusione dei Consorzi e sistemi istituiti per il recupero e riciclaggio dei rifiuti di imballaggio, che sono invece tenuti alla compilazione della terza comunicazione;
8- I gestori del servizio pubblico di raccolta dei rifiuti urbani.
Seconda comunicazione (Veicoli fuori uso)
La seconda comunicazione riguarda i veicoli fuori uso, e sono dunque tenuti a presentarla soltanto i soggetti che effettuano attività di trattamento di veicoli fuori uso, nonché dei componenti e dei materiali ad essi relativi.
Terza comunicazione (Imballaggi)
La terza comunicazione riguarda gli imballaggi, ed è l’unica comunicazione ad essere divisa in due sezioni, una dedicata ai consorzi ed una per i gestori dei rifiuti di imballaggio.
Quest’anno la terza comunicazione relativa ai consorzi ha subito alcune modifiche, per renderla pienamente conforme alle disposizioni previste da una direttiva europea (2019/904/UE). Sono state altresì previste alcune modifiche per la sezione STIP a proposito della quota di imballaggi per liquidi alimentari in PET.
La sezione Consorzi deve essere compilata obbligatoriamente dal CONAI (Consorzio NAzionale degli Imballaggi) o soggetti simili; la sezione Gestori dei rifiuti di imballaggio, invece, è obbligatoria per gli impianti autorizzati a gestire questa categoria di rifiuti.
Quarta comunicazione (Rifiuti urbani assimilati e raccolti in convenzione)
I destinatari della quarta comunicazione sono i produttori di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (indicate dalla sigla RAEE).
Questa comunicazione è obbligatoria per i soggetti responsabili del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani e assimilati, ovvero i Comuni ed i soggetti da questi delegati.
Per quanto riguarda questa comunicazione, il MUD 2024 presenta alcune modifiche relative alla scheda RU, alla scheda Costi di Gestione, e alla scheda Costi di Gestione MDCR.
Quinta comunicazione (RAEE)
La quinta comunicazione si rivolge ai gestori dei rifiuti urbani assimilati e raccolti in convenzione. Essa è obbligatoria per soltanto per alcuni dei soggetti coinvolti nel ciclo di gestione dei RAEE (vd. D. Lgs. 151/2005).
Sesta comunicazione (AEE)
I destinatari della sesta comunicazione sono i produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche, individuate dalla sigla AEE. Nel caso della sesta e ultima comunicazione, i soggetti obbligati sono gli stessi su cui pende l’obbligo di iscrizione al registro AEE.
MUD semplificato: chi lo può fare?
Alcuni soggetti possono accedere alla compilazione di un modello semplificato. Per farlo, devono concorrere le tre condizioni elencate di seguito:
1- I rifiuti sono prodotti nell’unità locale cui si riferisce la dichiarazione;
2- Per ogni rifiuto prodotto si utilizzano non più di tre trasportatori e non più di tre destinatari;
3- Conferiscono i rifiuti a destinatari localizzati sul territorio nazionale;
Dall’ultima condizione consegue che i soggetti che conferiscono rifiuti all’estero non possono presentare il MUD semplificato.
La compilazione del MUD può essere un’impresa difficile, oltre che rischiosa per via delle multe salate in caso di inesattezze o mancanze. Per questo motivo, Remark ha deciso di mettere a disposizione la propria esperienza pluriennale nel settore, attivando un servizio di consulenza che predispone e trasmette il MUD per conto dell’azienda.
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(In copertina rielaborazione di un’immagine da Freepik)