La cartella sanitaria di rischio del lavoratore: nuove modalità operative
Tra le importanti modifiche introdotte dal Decreto Lavoro riguardo alla sorveglianza sanitaria, è fondamentale comprendere come cambierà la gestione della cartella sanitaria a partire dal 5 luglio 2023 e quali le sue implicazioni.
La cartella sanitaria è uno strumento utilizzato dal medico competente per raccogliere tutti le dichiarazioni e gli esami svolti nel corso della vita professionale del lavoratore. Tale strumento nella logica del normatore doveva accompagnare la storia professionale e patologica del lavoratore da azienda in azienda. Lo strumento strettamente riservato viene custodito dal Medico competente ed il lavoratore in occasione delle dimissioni ha la facoltà di richiederne una copia che potrà poi consegnare al Medico del lavoro della nuova azienda in cui andrà a lavorare.
Purtroppo, tale adempimento è stato quasi sistematicamente disatteso di fatto vanificando l’importanza dello strumento e nella maggior parte dei casi il Medico del lavoro ad ogni assunzione fino al 5 luglio 2023 apriva una nuova cartella sanitaria.
Il comma introdotto dal nuovo decreto comporta un nuovo obbligo di richiesta della cartella sanitaria ai fini dell’espressione del giudizio del Medico del lavoro. Questo significa che i medici devono richiedere obbligatoriamente la cartella in sede di visita di assunzione o pre-assuntiva e tale richiesta dovrà essere formalizzata nella cartella stessa.
La modalità di passaggio della cartella è stata oggetto di discussioni durante la conversione del decreto in legge ordinaria. Inizialmente, la cartella veniva richiesta al lavoratore dimissionario al datore di lavoro (che di fatto non era obbligato ad averla al massimo la poteva custodire). Con la conversione in legge, la copia della cartella deve essere richiesta dal lavoratore prima della risoluzione del contratto e rilasciata al Medico Competente. Questa modifica sposta la responsabilità dell’adempimento del datore di lavoro al lavoratore.
I compiti per le aziende
È di fondamentale importanza per tutti i Datori di Lavoro e i responsabili delle risorse umane sensibilizzare i lavoratori dimissionari e neoassunti rispettivamente sulla necessità di recuperare tale fascicolo documentale.
Si consiglia pertanto di modificare le procedure aziendali ricordando rispettivamente ai lavoratori:
- lavoratori neoassunti: Prima della visita medica il lavoratore dovrà contattare il Medico dell’azienda precedente e farsi consegnare copia della cartella sanitaria. Si precisa che l’assenza del documento non compromette l’esecuzione della visita pre-assuntiva ma rappresenta comunque una modalità impropria di gestione delle informazioni che dovrà essere formalizzata dal medico aziendale. Indipendentemente dall’aspetto formale è nell’interesse del Datore di lavoro che tale strumento sia ben gestito al fine di poter esprimere con maggiori informazioni il giudizio di idoneità alla mansione. Tale aspetto assume particolare rilievo per i lavoratori con contratti atipici (stagionali, interinali, a termine).
- Lavoratori dimissionari: devono richiedere al medico aziendale all’atto delle dimissioni copia della cartella sanitaria ricordando che tale documento è strettamente personale e come tale la richiesta e la sua gestione non può che essere gestita nel rispetto della normativa sulla privacy dal lavoratore. L’azienda pertanto non è obbligata a recuperare il documento, al massimo può essere garante di una sua custodia in forma sigillata previo benestare scritto del lavoratore.
La modifica normativa non disciplina le modalità di consegna della cartella che pertanto potranno avvenire in tutti i modi sia cartacea che digitale purché nel rispetto della privacy. Si precisa che, qualora il lavoratore mandi altro soggetto a ritirare la cartella sanitaria dal medico, esso dovrà essere munito di delega scritta e suo documento di riconoscimento.
Collaborare con professionisti del settore e aziende specializzate può semplificare il processo e garantire il rispetto delle leggi vigenti. L’obiettivo finale è quello di creare un ambiente di lavoro sicuro e conformità con le leggi, garantendo così il benessere dei dipendenti e la sostenibilità dell’azienda nel lungo termine.
In conclusione, la gestione della cartella sanitaria è diventata un aspetto cruciale nel contesto della sorveglianza sanitaria. È fondamentale comprendere i nuovi obblighi imposti dalla legge e garantire che la cartella sia disponibile per le valutazioni mediche. La collaborazione tra lavoratori, datori di lavoro e professionisti della medicina del lavoro è essenziale per assicurare il rispetto di tali normative e per garantire la salute e la sicurezza sul posto di lavoro.
Purtroppo una riforma a metà in quanto le modalità di gestione appaiono oggetto di possibili manomissioni del lavoratore qualora tali informazioni possano essere critiche o derimenti ai fini di esprimere un giudizio positivo alla mansione nel nuovo posto di lavoro. Ma di questo ne parleremo in un prossimo articolo.