Il ruolo del Preposto nell’evoluzione Normativa: un focus sulla Formazione
Negli ultimi anni, il ruolo di preposto è diventato oggetto di intensi dibattiti e cambiamenti, principalmente a seguito dell’introduzione di nuove normative in materia di salute e sicurezza sul lavoro. La Legge 215 del 2021, recependo il Decreto Legislativo 146, ha apportato significative modifiche, tra cui l’istituzione di nuove responsabilità in materia di vigilanza.
Il nuovo scenario normativo
Secondo la nuova legge, il datore di lavoro o il dirigente è tenuto a designare un preposto, se necessario, per sovrintendere alle attività di vigilanza. La legge introduce importanti e significative modifiche in termini di poteri e responsabilità. Il preposto passa da semplice segnalatore ad un ruolo interventista diventando ora una figura chiave e molto più operativa nell’organizzazione aziendale.
In tale contesto i contratti e accordi collettivi possono stabilire un emolumento per il preposto in riconoscimento delle sue responsabilità, e il preposto non può subire alcun pregiudizio per l’adempimento delle proprie funzioni.
Focus sulla formazione del Preposto
Entrando nel cuore della questione, esaminiamo ora l’importanza della formazione del preposto. Per garantire la qualità e la specificità della formazione, il legislatore ha stabilito che questa debba svolgersi in presenza e avere una frequenza almeno biennale. Inoltre, la formazione dovrebbe essere ripetuta ogni qualvolta si verifichi un cambiamento nei rischi aziendali o nelle misure di prevenzione e protezione aziendali.
Tuttavia, bisogna sottolineare che l’Accordo Stato Regione, che avrebbe dovuto definire ulteriori dettagli sulla formazione, è ancora in sospeso. In questa fase di incertezza, i testi esistenti mantengono la loro validità. Si tratta di una sorta di periodo di “vacatio legis”, in cui sono state create nuove posizioni di responsabilità senza ancora definire appieno come attuarle e comunicarle ai soggetti coinvolti.
L'importanza di un aggiornamento continuo
È quindi essenziale continuare con la formazione quinquennale prevista, ma ancor più urgente è organizzare un momento di aggiornamento con i preposti. Questo servirà a informarli sule nuove responsabilità ed modalità di intervento, creando un ponte tra le nuove disposizioni e la realtà operativa. In caso di infortunio, non possiamo permetterci di rispondere alle autorità con l’ignoranza delle nuove normative. La formazione continua diventa il baluardo contro l’incertezza e la chiave per garantire che il preposto possa adempiere ai suoi doveri in modo informato e responsabile.