Gestione RADON nelle Aziende in Lombardia

Radon in Lombardia - Rischi, dati ed effetti sulla salute

In Lombardia cono state svolte nel corso degli anni diverse campagne di misura su scala regionale, in collaborazione tra ARPA Lombardia, Direzione Generale Welfare e Aziende per la Tutela della Salute (ATS).

Le campagne condotte fino ad oggi hanno coinvolto circa 3900 punti di misura in 551 comuni (1/3 circa del totale dei comuni lombardi), in locali al piano terra. Ulteriori dati sono disponibili per ambienti situati a piani differenti.

 

La concentrazione media annuale misurata varia da 8 a 1793 Bq/m3.

La distribuzione dei dati è caratterizzata da una media aritmetica pari a 137 Bq/m3 e da una media geometrica pari a 89 Bq/m3. L’8,1 % dei locali misurati presenta valori di concentrazione media annua di radon indoor superiori a 200 Bq/m3 e il 3,6% superiori a 300 Bq/m3.

In generale i risultati delle campagne di misura hanno mostrato come nell’area di pianura, dove il substrato alluvionale, poco permeabile al gas, presenta uno spessore maggiore, la presenza di radon sia poco rilevante; nelle aree montane e pedemontane in provincia di Sondrio, Varese, Bergamo, Brescia e Lecco, le concentrazioni sono risultate invece decisamente più elevate.

Le analisi statistiche sulle misure effettuate in Lombardia hanno inoltre mostrato che la concentrazione di radon indoor, oltre che alla zona geografica e quindi alle caratteristiche geomorfologiche del sottosuolo, è anche strettamente correlata alle caratteristiche costruttive, ai materiali utilizzati, alle modalità di aerazione e ventilazione e alle abitudini di utilizzo del singolo edificio/unità abitativa.

Cos'è il radon?

Il radon è un gas nobile radioattivo, inodore ed incolore, prodotto dal decadimento radioattivo del radio.

Il radon è presente in diverse quantità nell’aria interna di tutti gli edifici e proviene principalmente dal suolo e, in misura minore, dai materiali di costruzione dell’edificio (specialmente in caso di pareti molto spesse).

A causa delle sue caratteristiche chimiche, il radon può diffondere dal luogo in cui si forma e raggiungere lo spazio esterno: all’aperto si disperde e si diluisce mentre in ambienti chiusi può accumularsi, raggiungendo a volte concentrazioni rilevanti.

Come si forma il radon?

La concentrazione di radon in un edificio varia non solo in base al terreno su cui sorge e ai materiali da costruzione utilizzati, ma anche in base a caratteristiche strutturali come, ad esempio, la ventilazione naturale (porte e finestre) o forzata, il tipo di collegamento tra edificio e suolo, l’efficientamento energetico.

Il radon indoor proviene principalmente dal terreno e, in misura minore, dai materiali da costruzione. A causa della differenza di temperatura tra interno di un edificio ed esterno, l’interno è generalmente in depressione rispetto all’esterno e il radon diffonde verso l’interno dell’edificio stesso, secondo un fenomeno noto come effetto camino. Le principali vie di ingresso del radon negli edifici sono:

  • fessure nei pavimenti;
  • giunzioni del pavimento e della parete;
  • passaggi degli impianti termici, idraulici, elettrici e del gas.

Inoltre, le concentrazioni di radon indoor sono caratterizzate da significative variazioni giornaliere e stagionali. Le prime ore del mattino sono normalmente caratterizzate da concentrazioni di radon indoor più elevate, a causa del mancato ricambio di aria e della differenza di temperatura tra interno ed esterno. Allo stesso modo, in inverno si registrano normalmente concentrazioni di radon più alte rispetto a quelle misurate nel periodo estivo.

Per tenere conto di queste variazioni, le misure di concentrazione di radon hanno solitamente la durata di un anno solare.

Effetti all'esposizione del radon

L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), attraverso l’International Agency for Research on Cancer (IARC), ha classificato il radon come appartenente al gruppo 1 delle sostanze cancerogene per l’essere umano. Infatti, diversi studi epidemiologici hanno evidenziato una correlazione tra l’esposizione continua al radon e il rischio di sviluppare un tumore polmonare.

L’entità del rischio cresce all’aumentare della concentrazione a cui si è esposti e all’aumentare della durata dell’esposizione. Il rischio esiste anche per esposizioni prolungate a concentrazioni di radon medio-basse, come quelle che si possono trovare comunemente nelle abitazioni e nei luoghi di lavoro.

È stato stimato un aumento lineare del rischio di sviluppare il tumore ai polmoni pari a circa il 16% per ogni 100 Bq/m3 di incremento di concentrazione media di radon (vedi figura riportata).

AI fine di ridurre il numero di casi di tumore ai polmoni è quindi necessario intervenire abbassando le concentrazioni di radon nelle abitazioni e nei luoghi di lavoro anche tramite l’attuazione di interventi di risanamento degli edifici. Ciò permetterebbe di ottenere risultati significativi in tema di salute pubblica. Ulteriori informazioni sul radon e sugli effetti sanitari associati alla sua esposizione sono disponibili alle pagine tematiche dell’Istituto Superiore di Sanità e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Aree prioritarie a rischio radon in Lombardia

La Regione Lombardia ha pubblicato in data 28 Giugno 2023 sul BURL SO nr. 26 la prima identificazione delle aree prioritarie ex Decreto 101.

Il risultato è illustrato nella mappa nella quale sono presentati i primi comuni Lombardi classificati in area prioritaria ex D. Lgs. 101/2020 s.m.i..

Nel rispetto di quanto richiesto dal D.lgs. 101/2020 si è provveduto ad una prima identificazione dei comuni in cui le concentrazioni di radon indoor sono mediamente più elevate, secondo i criteri stabiliti dal decreto stesso (sono identificati in area prioritaria i comuni in cui la stima della percentuale di edifici che supera il livello di 300 Bq/m3 è superiore al 15%, dove la percentuale degli edifici è determinata con indagini o misure di radon effettuate o riferite o normalizzate al piano terra).

In questi comuni i datori di lavoro che eserciscono la propria attività in ambienti al piano seminterrato o al piano terra saranno tenuti ad effettuare misure della concentrazione media annua di radon e ad applicare azioni di risanamento nei casi in cui i valori risulteranno > 300 Bq/m3.

Le aree individuate come “prioritarie” non sono le uniche in cui il problema esiste bensì quelle in cui si è ritenuto di dare una priorità agli interventi di sensibilizzazione che devono essere estesi a tutta la regione.

Valutazione del Rischio Radon in azienda

La valutazione del rischio RADON interno all’azienda può essere effettuata attraverso l’utilizzo di rivelatori passivi, cosiddetti dosimetri, in grado di rilevare le concentrazioni di gas radon all’interno dei diversi ambienti aziendali attenzionati nel rispetto delle indicazioni.

Questi dosimetri consentono di ottenere dati accurati ed affidabili per identificare eventuali criticità diventando così da supporto per stabilire ed adottare le opportune misure correttive necessarie.

Una corretta valutazione consente all’azienda di individuare le aree più esposte e di adottare soluzioni mirate. Ad esempio, è possibile implementare sistemi di ventilazione adeguati, aumentando il ricambio dell’aria oppure ridurre il riciclo dell’aria e verificare il corretto posizionamento delle bocchette di entrata. Sigillare crepe o fessure presenti sui pavimenti e/o presenti sulle pareti. Isolamento di una parete qualora il materiale da costruzione sia radon-emittore.

La valutazione del rischio RADON in azienda rappresenta strumento per identificare le situazioni nelle quali è necessario prevedere delle misure di prevenzione e protezione.

  • DECRETO 101/2020
  • LEGGE REGIONALE 3/2022
  • DIRETTIVA 2013/59/euratom
  • DECRETO 12678 del 21/12/2011

Queste consentono di definire le misure di prevenzione da adottare in funzione delle condizioni rilevate, inoltre consentono di ridurre il rischio di effetti negativi sulla salute dei dipendenti, migliorare il benessere generale sul posto di lavoro e di garantire anche la produttività lavorativa.

Vi invitiamo a contattarci per maggiori informazioni e per pianificare una valutazione del radon nella vostra azienda. Saremo lieti di discutere dei dettagli specifici delle vostre esigenze e di proporvi soluzioni su misura.

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