Gestione delle ondate di calore in azienda: l’importanza della valutazione del microclima

Lavoratrice con addosso i dispositivi di protezione individuale che soffre le temperature calde in estate

In seguito alle recenti indicazioni emesse dalla Regione Lombardiaper affrontare le possibili ondate di calore previste nell’estate 2023, molte aziende si trovano a fare i conti con l’importante compito di proteggere i propri dipendenti e le proprie dipendenti dai rischi connessi al caldo estremo. In questo contesto elemento cruciale è la valutazione accurata del microclima. 

 

Fortunatamente, molte aziende hanno a disposizione strumenti e risorse per valutare le condizioni ambientali e adottare le misure preventive adeguate. La possibilità di monitorare parametri ambientali, come temperatura, umidità e velocità dell’aria, permette di attuare provvedimenti per garantire un ambiente di lavoro sicuro e confortevole per tutti. 

Le temperature elevate richiedono una particolare attenzione alle misure preventive per i lavoratori e le lavoratrici che possono essere maggiormente esposti agli effetti del caldo a causa delle loro attività lavorative. Settori come l’edilizia, la cantieristica stradale, l’agricoltura, il soccorso, l’emergenza sono caratterizzati da un’intensa attività fisica e pertanto condizioni critiche. Le condizioni esterne possono esporre le persone a temperature e umidità elevate o al sole diretto e aumentare il rischio  di stress termico legato al caldo con conseguenza anche molto gravi (il colpo di calore è mortale tra il 15 e il 25% dei casi). In tutti settori lavorativi ed anche nelle attività personali è consigliato un regime di attenzione in questa stagione.

 

Prevenzione e protezione per i lavoratori e le lavoratrici in ambienti esterni

Al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori durante le ondate di calore, è fondamentale adottare strategie di prevenzione e protezione. Ecco alcune linee guida da seguire: 

 

  1. Designazione di un responsabile: è importante individuare una persona responsabile, presente sul luogo di lavoro, che sia incaricata di attuare specifiche misure di tutela in caso di condizioni di stress termico. Il Preposto è il ruolo indicato per questo incarico.
  2.  Riorganizzazione delle attività lavorative: è consigliabile pianificare le attività da svolgere all’aperto più intense fisicamente durante i momenti più freschi della giornata e non urgenti in giornate con condizioni climatiche più favorevoli. È inoltre importante alternare i turni tra i lavoratori per ridurre l’esposizione individuale al caldo e al sole diretto. In situazioni estreme, il Preposto potrebbe dover interrompere temporaneamente il lavoro. 
  3. Aree ombreggiate per le pause: è importante rendere disponibili e accessibili aree ombreggiate per consentire ai lavoratori di fare pause. È consigliabile pianificare pause brevi ma frequenti in luoghi ombreggiati, in quanto la mancanza di pause può rallentare il ritmo di lavoro e aumentare il rischio di errori. 
  4. Comunicazione efficace: è consigliabile utilizzare segnali acustici, messaggi audio o altri mezzi di comunicazione per ricordare ai lavoratori di effettuare pause al fresco per idratarsi e rinfrescarsi.
  5. Acclimatazione dei lavoratori: Favorire l’acclimatazione dei lavoratori è essenziale per consentire loro di tollerare meglio le alte temperature. È consigliabile aumentare gradualmente i carichi di lavoro e l’esposizione al calore, fornendo frequenti pause per l’approvvigionamento di acqua e il riposo all’ombra. È importante tenere presente che l’acclimatazione dura solo alcuni giorni se l’attività lavorativa viene interrotta. 
  6. Sistema Compagno: è importante incoraggiare i colleghi e le colleghe a segnalare ogni cado di segni o sintomi da colpo di calore in un lavoratore o una lavoratrice e chiamare il soccorso. Evitare, se possibile, lavori isolati e mettere a disposizione un mezzo di comunicazione per richiedere rapidamente assistenza.
  7. Pianificazione e risposta alle emergenze: Prima dell’esposizione al caldo, è importante sviluppare un piano di sorveglianza e risposta alle emergenze in collaborazione con il medico competente e il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione.
  8. Informazione e formazione: è indispensabile sensibilizzare i dipendenti sull’importanza di prendere precauzioni personali durante le ondate di calore. Queste precauzioni includonol’utilizzo di abbigliamento leggero e trasparente, l’applicazione di creme solari protettive, l’utilizzo di cappelli a falda larga e di occhiali da sole, un corretto regime alimentare.

Prevenzione e protezione per i lavoratori e le lavoratrici in ambiente indoor

Le temperature elevate in ambienti indoor sono estremamente critiche per quelle attività lavorative che si svolgono in prossimità di forti sorgenti radianti (fonderie, forni, autoclavi, generatori di vapore) come lavanderie industriali, operatori del settore alimentare, servizi di pulizia e sanificazione, carpenterie ecc.). In tali contesti, sono da attivare le seguenti misure di prevenzione, in funzione della Valutazione dei Rischi:  

  1. Designazione di un responsabile: Il Preposto di reparto deve verificare il corretto funzionamento degli impianti di condizionamento e verificare che i lavoratori rispettino gli obblighi di idratazione. 
  2. Riorganizzazione delle attività lavorative: è consigliabile pianificare le attività fisicamente più intense durante i momenti più freschi della giornata (turno mattutino). In situazioni estreme, il Preposto potrebbe dover interrompere temporaneamente il lavoro in funzione della Valutazione del Rischio (valutazione stress termico da caldo metodo PHS).
  3. Ambienti di ristoro per le pause: È importante rendere disponibili e accessibili aree di ristoro per il recupero termico secondo i tempi previsti dalla valutazione. È consigliabile pianificare pause brevi ma frequenti.
  4. Comunicazione efficace: È consigliabile utilizzare segnali acustici, messaggi audio o altri mezzi di comunicazione per ricordare ai lavoratori di effettuare pause al fresco per idratarsi e rinfrescarsi. In alternativa il Preposto può scaglionare le persone per svolgere le pause. 
  5. Acclimatazione dei lavoratori: Favorire l’acclimatazione dei lavoratori è essenziale per consentire loro di tollerare meglio le alte temperature. Ove possibile, è fondamentale evitare gli sbalzi termici. 
  6. Sistema compagno: è importante incoraggiare i colleghi a segnalare ogni caso di segni o sintomi da colpo di calore in un lavoratore e chiamare il soccorso. In condizioni di microclima severo-caldo sono vietati i lavori in ambienti isolati in solitario o, in alternativa, occorre mettere a disposizione un mezzo di comunicazione per richiedere rapidamente assistenza.
  7. Pianificazione e risposta alle emergenze: Integrare nel piano di emergenza la misura di prevenzione in caso di crampi da calore, esaurimento da calore e il colpo di calore.
  8. Idratazione: In base alla Valutazione del Rischio, prevedere l’istallazione di distributori di acqua e sali minerali. Tale obbligo dovrà essere segnalato mediante specifico cartello informativo. 
  9. Informazione e formazione: è indispensabile sensibilizzare i lavoratori sull’importanza di prendere precauzioni personali durante le ondate di calore, anche in collaborazione con il medico competente. Queste precauzioni includono le modalità di idratazione, l’utilizzo di indumenti aziendali specifici per il periodo estivo.  

Anche negli uffici, è fondamentale ricordare ai datori di lavoro l’importanza della prevenzione per ridurre il rischio di diversi possibili danni alla salute causati da eccessiva esposizione alle alte temperature. Un discomfort termico da caldo influisce negativamente sulla capacità di concentrazione e di reazione degli imprevisti, aumentando anche il rischio di incidenti.

 

Valutazione del microclima in azienda

La valutazione del microclima interno all’azienda può essere effettuata attraverso l’utilizzo di sensori oe strumenti specifici, in grado di rilevare in tempo reale i parametri climatici all’interno dei diversi ambienti aziendali. Questi strumenti consentono di ottenere dati accurati e affidabili per, che possono essere utilizzati per  identificare eventuali criticità e diventano un supporto per stabilire adottare le opportune misure correttive necessarie. 

 

Una corretta valutazione del microclima consente all’azienda di individuare le aree più esposte al caldo e di adottare soluzioni mirate. Ad esempio, è possibile implementare sistemi di ventilazione adeguati, posizionare ombrelloni o tende per proteggere le aree esterne dal sole diretto, fornire acqua potabile in quantità sufficiente per mantenere idratati i dipendenti, adeguare il vestiario fornito lavoratori per le alte temperature, e promuovere la rotazione dei compiti per ridurre l’esposizione prolungata al calore. 

 

Le valutazioni del microclima da stress termico caldo rappresentano un elemento chiave nella gestione delle ondate di calore. 

 

  • UNI 7730 – tutti gli ambienti moderati 

  • HUMIDEX – severo caldo in esterno 

  • ISO 7243 – indice WBGT 

  • ISO 7933 – metodo indice PHS 

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Queste consentono di definire le misure di prevenzione da adottare in funzione delle condizioni climatiche e lavorative, inoltre consentono di ridurre il rischio di effetti negativi sulla salute dei dipendenti, migliorare il benessere generale sul posto di lavoro e di garantire anche la produttività lavorativa. 

Vi invitiamo a contattarci per maggiori informazioni e per pianificare una valutazione del microclima nella vostra azienda. Saremo lieti di discutere dei dettagli specifici delle vostre esigenze e di proporvi soluzioni su misura. 

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