Con il cuore e con la testa per costruire il futuro…

Intervista a Carla Zanni Campioli, Amministratore Delegato del Gruppo Remark La vostra società oggi è un gruppo di rilievo, fortemente diversificato: quante persone lavorano per voi e in quanti rami (e ambiti di competenza) si suddivide il gruppo? Direi che con noi lavorano una sessantina di persone, tra dipendenti e collaboratori. La nostra attività la svolgiamo tramite sedi in quattro province, tutte dislocate nel Nord Italia: a Modena, Mantova, Verona e Bologna. E sì, hai ragione… la nostra è una società diversificata, che attraverso i diversi rami che la compongono cerca di far fronte a un vasto campo di esigenze.… Continua a leggere »

Medico Competente: c’era una volta il medico di fabbrica

La figura del Medico Competente prevista dalla normativa sulla sicurezza del lavoro negli ultimi anni è profondamente cambiata. Esistono ancora, ma sono rari a trovarsi, i vecchi medici curanti che esercitavano anche attività del medico di fabbrica (cosi veniva chiamato). Erano gli anni in cui il medico era prestato alle visite in azienda. Erano gli anni in cui i medici erano innanzitutto medici curanti che poi per passione o lungimiranza avevano intrapreso la carriera assai più redditizia della medicina del lavoro. Erano i tempi in cui il medico svolgeva delle campagne diagnostiche e di screening sui lavoratori aziendali senza una… Continua a leggere »

Il Decalogo del trasporto rifiuti: come compilare un formulario salvando le tue tasche

  “3000 euro? Non è possibile… ma stiamo scherzando? Dovrei sborsare 3000 euro perché tre anni fa ho fatto un errore minimo? Che poi, manco fosse un errore vero e proprio: si trattava di una pura e semplice dimenticanza!” Questo non è uno scherzo, ma una telefonata che abbiamo ricevuto da un nostro cliente. Una telefonata ‘tipo’, in realtà, che avremmo potuto ricevere (e infatti riceviamo) da diverse persone che si trovano ad affrontare problemi simili. Sono in tanti, infatti, che sul tasto dolente del trasporto rifiuti finiscono – prima o poi – per ricevere una bella doccia fredda. Il… Continua a leggere »

Nuovo assunto in vista? 6 regole d’oro che ti eviteranno un mare di problemi

In azienda, c’è un nuovo lavoratore in dirittura d’arrivo. Lo hai assunto per motivi precisi: avete delle specifiche esigenze lavorative che rendono necessaria la presenza di una nuova leva. Ma cosa comporta, il suo ingresso in azienda, sul piano pratico? Parecchie gatte da pelare, per dirla in parole povere. Con l’aggravante, che tu – sommerso continuamente da tonnellate di urgenze a cui far fronte – tendi a tralasciare quelli che per te sono solo meri aspetti formali. Il che è comprensibile ma anche… pericoloso. A volte, infatti, la pigrizia che ti spinge a non affrontare certe magagne giocando d’anticipo, rischia… Continua a leggere »

Terremoti:cosa puoi fare per limitare i danni?

L’Italia e i terremoti: un tema che oggi purtroppo è – più che mai – all’ordine del giorno, come emerge dalle immagini di un Centro Italia devastato dal sisma. Il nostro paese, d’altra parte, è uno dei territori più a rischio a livello europeo. Il Vecchio Continente (proprio in quanto ‘vecchio) è abbastanza fortunato in quanto a sismi, ma la sua geografia non esclude dei punti nevralgici: Balcani, Grecia, Islanda, sud della Spagna e del Portogallo… nonché l’Italia, ovviamente. Basta infatti dare un’occhiata alla mappa sismica del Paese, per rendersi conto di quanto, per noi, il terremoto rappresenti molto più… Continua a leggere »

Formazione Finanziata e Fondi Interprofessionali: occhio alle bufale!

A cura di Fabio Fiandri Quanto è importante fare Formazione? Moltissimo. Oggi più di ieri. Perché? Perché il mondo del lavoro è cambiato, sta cambiando e cambierà ancora e preoccuparsi di far sì che i propri dipendenti e collaboratori stiano al passo, è qualcosa a cui ogni azienda dovrebbe pensare. La complessa congiuntura economica che stiamo vivendo – quella che un po’ semplicisticamente chiamiamo crisi – è di fatto un’epoca di cambiamento: densa di difficoltà, ma anche ricca di opportunità. Volendo vedere le cose in una prospettiva diversa dal solito, è a questo che serve la Formazione: non semplicemente a… Continua a leggere »

Chi ha tempo, non aspetti tempo. Soprattutto quando si parla di incidenti

Occhio alle cifre: a quello che dicono… e a cosa nascondono Quando si parla di incidenti stradali, le statistiche annuali dell’ISTAT sono sicuramente il dato più attendibile: l’unico (o quantomeno uno dei primi) a cui è lecito dare credito. In questo senso, i dati sembrano buoni: secondo le stime, dal 2007 il numero degli incidenti stradali con feriti è andato riducendosi mediamente quasi del 3% ogni anno. E questo è un ottimo risultato, in termini di riduzione di infortuni e decessi. C’è’ tuttavia un aspetto importante da sottolineare, che deve necessariamente interessare chi si occupa di sicurezza stradale. L’effettiva riduzione… Continua a leggere »

Telefoni cellulari: un nuovo rischio lavorativo?

Cosa devi sapere e cosa puoi fare per tutelare te stesso e i tuoi dipendenti 12 ottobre 2012: una sentenza della Corte di Cassazione – nel suo piccolo, che piccolo non è – finisce per fare la storia. Per la prima volta in Italia, infatti, viene riconosciuto il nesso di causa effetto tra l’uso reiterato del cellulare a scopi professionali e l’emergere di una patologia tumorale. Nello specifico, si tratta di tumore al nervo trigemino, sviluppato da un direttore commerciale che il cellulare, lo aveva usato parecchio. La sentenza – dicevamo – a suo modo fa la storia, stabilendo un… Continua a leggere »

Il nastro isolante sulle sicurezze : come una pratica largamente usata ti può costare molto cara

Mi capita spesso di andare in aziende produttive che hanno problemi di consegne (o che hanno alti costi di produzione e li vogliono ridurre). Come da prassi la prima cosa che faccio è capire dove si strozza il processo, dove è il collo di bottiglia in produzione. Poi vado ad esaminare il macchinario (o la linea in questione) e molto spesso mi trovo costretto a dover intervenire anche sugli impianti per via della scarsa sicurezza. Troppo spesso, in effetti, trovo la pratica di mettere del nastro isolante sui micro perchè così “si lavora più veloci”,  si “lavora meglio”….oppure perchè così… Continua a leggere »